Carta dei Valori
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Il gruppo nasce dal bisogno di incontrarsi in uno spazio di totale accoglienza per favorire la riconciliazione tra fede e identità sessuali nell'individuo, nelle relazioni tra le persone, nelle comunità e nelle chiese.
Ricercando forme decisionali partecipate e la valorizzazione del singolo, ci proponiamo di portare avanti attività nei seguenti ambiti:
- riconciliazione, consapevolezza, coming out;
- testimonianza di vita cristiana;
- sensibilizzazione, informazione sui temi dell'omofobia;
- formazione biblica, culturale, spirituale;
- promozione delle relazioni positive tra comunità LGBT e cristiane;
- inserimento delle specificità cristiane e LGBT in diversi contesti;
- momenti di convivialità.
Ciò che ci guida è il credere che Dio è Padre di tutti, senza esclusioni. Il primato dell'Amore reciproco è alla base del nostro stare insieme. Cerchiamo di mettere al centro delle nostre relazioni il principio della Libertà, intesa come LIBERTÀ DI esprimere se stessi e il proprio percorso, e come LIBERTÀ DA giudizi, preconcetti, aspettative, presunzioni. I rapporti tra i membri del gruppo devono sempre porre ciascuno allo stesso livello relazionale, in un contesto nel quale non possono essere messi tra parentesi vissuti ed emozioni, ma dove è necessario saper esplicitare e dare cittadinanza ai bisogni di ciascuno. In tal senso la diversità di identità, di idee e di pensiero non potrà mai essere posta come ostacolo relazionale. Ci proponiamo di riunirci subito nell'eventualità che nasca un conflitto per affrontarlo secondo le regole di comunicazione nonviolenta e di realizzare momenti di preghiera su tematiche che creano sofferenza.
Consideriamo l'appartenenza alle Chiese come ricchezza da condividere e non motivo di separazione. Per questo l'ecumenismo e il pluralismo orientano la nostra vita di gruppo, per la quale dobbiamo assolutamente evitare di giudicare chi appartiene ad una confessione differente e tanto più pensare di annientare le minoranze; ci impegniamo, piuttosto, ad essere sempre vigili ai bisogni della più piccola, o timida, o meno condivisa delle espressioni, esprimendo il nostro pensiero a partire dalle nostre emozioni e chiedendo il supporto del gruppo per una migliore comprensione delle varie situazioni.
Riteniamo che la lotta ad ogni forma di omofobia sia assolutamente necessaria. La testimonianza di chi vive il cristianesimo senza rinunciare alla propria affettività è un prezioso strumento per vincere ogni forma di omofobia, all'interno del gruppo e, dove è possibile anche nelle Chiese di appartenenza e in tutti i contesti esterni, perché la buona novella di Cristo sia quel messaggio inclusivo e universale nel quale noi crediamo profondamente. Auspichiamo, pertanto, che il gruppo continui ad essere un rifugio per tutti quelli che vivono un profondo conflitto tra la propria fede e la propria identità sessuale, ma sia anche il luogo di incontro, di condivisione per chi, pur avendo superato tale conflitto, ha il desiderio di condividere la gioia del Risorto, senza correre il rischio di subire le discriminazioni o anche i semplici, ma sempre dolorosi, fraintendimenti che la società civile e religiosa continua a perpetrare. Con la viva speranza che il piccolo seme della nostra testimonianza, della nostra presenza, della nostra vita, possa fiorire contribuendo al superamento di ogni forma di discriminazione in ogni contesto.
Ci impegniamo a verificare periodicamente la fedeltà ai valori:
- promuovendo testimonianze positive di fede e omosessualità;
- rispettando e incoraggiando il cammino di auto-accettazione e libertà personale;
- elaborando collettivamente strategie di azione per aiutare le persone nel gruppo, specialmente nei momenti di difficoltà.