I cristiani di tutte le Chiese presenti in Europa si uniscono idealmente in una preghiera per il creato che ha l’ambizione di diventare anche un vero e proprio movimento per spingere all’azione i rispettivi Governi. Perché il tempo è scaduto e lo stato di salute del pianeta terra è fortemente compromesso. Occorre agire subito e farlo con coerenza. È quanto dunque invitano a fare il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), la Conferenza delle Chiese europee (Kek) e la Rete cristiana europea per l’ambiente (Ecen) in una dichiarazione comune dal titolo: «Tempo per la Creazione — Preghiamo insieme per apprezzare e avere cura del dono della creazione». Il testo è firmato da padre Heikki Huttunen, segretario generale della Kek, da monsignor Duarte da Cunha, segretario generale del Ccee e dal reverendo Peter Pavlovic, segretario dell’Ecen. I responsabili dei tre organismi europei, firmatari della dichiarazione, sono fermamente convinti di trovarsi ad affrontare «sfide urgenti in termini di degrado ambientale e cambiamento climatico» e di essere chiamati a riconoscere una responsabilità condivisa. Si legge dunque nel messaggio: «Invitiamo calorosamente tutti i cristiani europei, le Chiese membri della Kek e le conferenze episcopali del Ccee, le parrocchie, le comunità ecclesiali e ogni persona di buona volontà ad aderire al tempo per la creazione, a celebrare insieme il tempo per la reazione nell’ambito delle nostre rispettive tradizioni liturgiche, e a sostenere la comune fede cristiana in Dio creatore. Vi esortiamo — continua il testo — ognuno nel proprio ambiente, a offrire preghiere per il dono della creazione. Secondo il Vangelo la responsabilità nei confronti dell’ambiente non può mai essere separata dalla responsabilità verso gli altri esseri umani: verso il nostro prossimo, verso i poveri o i dimenticati, il tutto in un vero spirito di solidarietà e di amore. Rispettare la creazione non significa soltanto proteggere e salvaguardare la terra, l’acqua e le altre componenti del mondo naturale. Consiste anche nell’esprimere rispetto per gli esseri umani che condividono quei doni e ne portano la responsabilità». Anche il reverendo Olav Fykse Tveit, segretario generale del World Council of Churches (Wcc) in un videomessaggio ha esortato tutti i cristiani a essere fari di speranza: «Siamo convinti che Dio non abbandona la creazione e che noi stessi possiamo diventare fari di quella speranza diffondendo i semi di un futuro diverso. Facciamo appello ai nostri Governi — ha proseguito il reverendo Fykse Tveit — perché ratifichino l’accordo di Parigi (Cop21); chiediamo indicatori alternativi di crescita che misurino meglio la salute delle comunità e degli ecosistemi». Infine, il segretario generale del Wcc ha ribadito l’importante urgenza di «disinvestire nei combustibili fossili e reinvestire in fonti alternative sostenibili». Il World Council of Churches ha realizzato un sito internet, SeasonofCreation.org, dove si invitano i cristiani a promuovere azioni di pressione presso i loro Governi e dove è possibile trovare tutto il materiale necessario per la realizzazione di campagne di sensibilizzazione.
top of page
VEGLIA PER IL SUPERAMENTO DELL'OMOFOBIA E DELLA TRANSFOBIA
17 MAGGIO 2018
Please reload
VEGLIA PER IL SUPERAMENTO DELL'OMOFOBIA E DELLA TRANSFOBIA
17 MAGGIO 2018
Please reload
bottom of page
Comments