Approfondimento biblico con il Pastore Valdese Alessandro Esposito
- Gruppo Ali d'Aquila
- 7 lug 2010
- Tempo di lettura: 2 min
Approfondimento biblico (giovedì 8 luglio 2010, ore 20,30 Chiesa S. Francesco Saverio all'Albergheria, via Vesalio 1 - parallela corso Tukory - Palermo)

condotto da Alessandro Esposito, teologo, pastore delle Chiesa Evangelica Valdese di Marsala e Trapani -www.chiesavaldesetrapani.com
Pensando al gruppo “Ali d'aquila” e al suo percorso, ad Alessandro è venuto in mente di proporci uno studio biblico sul passo della Lettera di Giacomo [2,14-26] su fede e opere:
“Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza valore? Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare? Vedi che la fede cooperava con le opere di lui, e che per le opere quella fede divenne perfetta e si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio. Vedete che l'uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede. Così anche Raab, la meretrice, non venne forse giustificata in base alle opere per aver dato ospitalità agli esploratori e averli rimandati per altra via? Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.”
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