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“Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite”

(Romani 12,14)

Arcivescovo Romeo: "non è giusto lasciare a nuove generazioni orientamenti socio-culturali viziati"

Ampli stralci dell’omelia dell'arcivescovo romano-cattolico di Palermo, Paolo Romeo, di Sabato 13 Luglio 2013 a Palazzo delle Aquile, in occasione del Festino di S. Rosalia

Palermo - 1. Nella cornice istituzionale del Palazzo di Città, alla presenza del Signor Sindaco e degli Amministratori, iniziamo oggi le celebrazioni per il festino di Santa Rosalia. Seguendo la tradizione, sotto lo sguardo della Santuzza, ci incontriamo, Autorità civili e religiose per lasciarci interpellare ancora una volta dalla Parola di Dio che la Santuzza ha voluto seguire con coraggio e coerenza, e che ella ha realizzato nella sua vita di fede, ancora oggi fulgido esempio per i palermitani. […]

Rosalia ha seguito il Signore ed il suo invito ad osare, andando oltre le personali convenienze e i calcoli umani. Si è fidata di Dio che le chiedeva di più… Ed anche a noi, come a lei, il Signore fa proposte ardite, chiede sempre un “di più”…

Desidero oggi riferire questo “di più” richiestoci da Dio alle tre letture del giorno.

2. […]

3. In secondo luogo, il “di più” che il Signore chiese a Rosalia e continua a chiedere a noi, è operare scelte ben precise, come ci ha riferito nella seconda lettura l’esperienza di San Paolo:

“Fratelli, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui”. Si esce dalla mediocrità e si punta in alto quando si fanno le opportune distinzioni fra ciò che San Paolo definisce “spazzatura” e ciò che è realmente prezioso. In particolare, il “di più” che viene chiesto a chi ha responsabilità politiche ed amministrative è intimamente connesso con una corretta scala di valori che guardi alla verità dell’uomo e alla costruzione del futuro della comunità. Ci sono valori, come quelli della vita – in tutte le sue fasi, dal suo nascere al suo naturale tramontare –, e la famiglia, istituzione naturale basata sull’amore fecondo fra un uomo e una donna, che vanno chiaramente affermati e coerentemente sostenuti, e sui quali non sono ammesse confusioni, perché la verità appare in tutta la sua luminosa nitidezza. Promuovere e difendere con chiarezza questi valori, che non è fatto legato alla fede, ma alla retta ragione, può far perdere forse il consenso di alcuni gruppi, ma si eviterà di generare confusione e disorientamento in uomini e donne di buona volontà. Non è giusto, infatti, lasciare alle nuove generazioni orientamenti socio-culturali viziati, che portano “valori avariati”, secondo un’efficace espressione di Papa Francesco. La verità dell’uomo non può essere mai confusa o tradita. Una legislazione non serve solo a regolamentare comportamenti, ma possiede una forza pedagogica e culturale che crea stili ed abitudini. Per questo non può mai essere svincolata da un riferimento valoriale imposto dalla stessa natura delle cose. […]

4. […]

Amen.

Puoi trovare il testo integrale dell'omelia di Paolo Romeo a questa pagina

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