Franco Romano: «Dovere dei politici difendere diritti di tutti, anche delle coppie omo»
- Gruppo Ali d'Aquila
- 9 feb 2011
- Tempo di lettura: 3 min
Franco Romano: «Dovere dei politici difendere diritti di tutti, anche dei cittadini che formano coppie omo»
«Mercoledì 9 Febbraio 2011 il blog “River” ci segnala l'intervista di Miriam Di Peri al parroco di S. Gabriele Arcangelo, Franco Romano, su LiveSicilia quotidiano online
Sono passati pochi giorni dalla notizia del prete siciliano pro-gay, ed ecco che, grazie ad un river-lettore, ne scopro un altro. Sempre siciliano. Si chiama Francesco Romano, e, in questa intervista, dice delle cose incoraggianti. Concetti che esprime anche nelle sue omelie domenicali, nella parrocchia di San Gabriele Arcangelo. Che il virus della tolleranza abbia iniziato a diffondersi nelle parrocchie siciliane? Ecco alcuni passaggi dell'intervista a LiveSicilia del 9 Febbraio 2011
“Io, prete, vi dico: sì alle coppie di fatto”
di Miriam Di Peri
«Credo che in uno Stato laico non si possa fare diversamente se non agire in direzione del riconoscimento giuridico delle coppie di fatto. Si parla sempre di popolo sovrano, ma se è davvero così i rappresentati delle istituzioni dovrebbero agire di conseguenza e legiferare in nome del popolo sovrano». Padre Francesco Romano ha le idee chiare. Anche nelle sue omelie domenicali, nella parrocchia di San Gabriele, affronta spesso temi delicati, dalle coppie di fatto alle separazioni, fino al tema dell'aborto. «Quel che io temo - prosegue il parroco - è che in chi si oppone ci sia un atteggiamento strumentale per avere i voti della Chiesa. Ma i politici dovrebbero ricordare che è loro dovere difendere i diritti dei cittadini, di tutti i cittadini, anche quelli che formano coppie di fatto siano esse etero o omosessuali». Il dibattito sulla posizione della Chiesa rispetto a questi temi appare spesso ingessato. In realtà padre Francesco fa un preciso distinguo «tra la gerarchia, al cui interno si intravedono talvolta sprazzi di lucidità e il popolo di Dio. E all'interno delle comunità, nelle parrocchie, c'è una grande apertura nei confronti di questi temi». «L'agenda politica siciliana oggi discute di coppie di fatto e su quelle non ci sono dubbi. Per questo mi appello ai politici: ascoltatelo questo popolo che rappresentate. Non siete chiamati a legiferare in nome della Chiesa, ma in nome del popolo sovrano. E il vostro popolo è fatto anche da queste persone, che meritano il riconoscimento dei loro diritti». Nelle parole di padre Francesco si legge la passione per la sua missione. In alcuni momenti si abbandona al racconto di aneddoti personali, come nel caso del nonno di cui porta il nome e della nonna Cristina. «Sono loro ad avermi trasmesso i valori della famiglia, del matrimonio. Da piccolo dicevo sempre che se mai mi fossi sposato, avrei voluto un matrimonio come il loro. Ancora oggi non ho dubbi, è quello l'amore eterno, il matrimonio dovrebbe essere esattamente così. Eppure mi rendo conto che non tutti sono altrettanto fortunati, nella vita capita di sposarsi e poi capire di avere fatto un errore. Chi si separa dal proprio compagno vive già il suo inferno personale, intimo. Non occorre accanirsi con la pubblica gogna. E la missione di un prete deve essere proprio quella di accompagnare le anime in difficoltà. È la pecorella smarrita che io devo seguire. Sugli omosessuali, vorrei inoltre ricordare a chi manifesta ancora perplessità, che stiamo parlando di figli di Dio. Se il Padreterno li ha fatti così, è a lui che dobbiamo chiedere eventuali spiegazioni, non agli uomini. Abbiamo un Padre buono e misericordioso. Lui sa tutto e solo lui ci può illuminare».
Qui trovi il link alla versione integrale dell’intervista di Miriam Di Peri a Franco Romano, su LiveSicilia quotidiano online di Mercoledì 9 Febbraio 2011.
Più di recente, l'8 Maggio, a Repubblica Palermo risponde: «Non posso essere giudicato per il mio essere maschio, femmina o omosessuale, e la Chiesa in quanto tale deve accogliermi», intervistato riguardo al diniego dei locali della chiesa parrocchiale di S. Lucia per la preghiera per le vittime dell'omofobia opposto dalla curia di Palermo.
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