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“Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite”

(Romani 12,14)

Presidente del TO-Pride scrive al vescovo Nosiglia.

Vita vera, dialogo e... tesi che l'omosessualità sia "curabile".

riportiamo stralci della Lettera all'Arcivescovo di Torino del 13 Ottobre 2011 da parte del Presidente del Torino Pride LGBT, Andrea Fino.  


Gentile Signor Arcivescovo,

abbiamo preso visione, con enorme stupore ed allarme, di una lettera firmata dal Centro cattolico di Bioetica dell'Arcidiocesi di Torino […] nella quale si afferma che “ … Né, stante la libertà di ricerca, venga discriminato, censurato o ostacolato (anche nell'accesso a eventuali finanziamenti) chi con metodo scientifico coltiva la tesi che l'omosessualità sia curabile”. […] La frase citata, sotto le mentite spoglie di una dichiarazione di libertà, cela ignoranza e pervicacia ideologica, con la conseguenza di pregiudizio e discriminazione che l'accompagna.

Continuare ad affermare oggi, nel 2011, che c'è qualcuno che sta studiando “con metodo scientifico” la possibilità di curare l'omosessualità equivale a sostenere che sia possibile che qualcuno possa studiare “con metodo scientifico” l'inesistenza dei campi di sterminio o la teoria che il sole giri intorno alla terra. Queste posizioni sono pure forzature, che tutti coloro che praticano scienza (od anche solo il senso comune e l'osservazione della realtà) hanno da tempo abbandonato a coloro che per cieco ideologismo, vogliono continuare a credere che i campi di sterminio non esistono, il sole giri intorno alla terra e l'omosessualità sia una malattia. Non è un caso che nel mondo questo tipo di posizione è rimasto appannaggio unicamente dei peggiori regimi totalitari.

Se si trattasse solo del rigurgito di singoli che non intendono accettare la realtà, ci sarebbe solo da sorridere. Purtroppo l'infondata tesi sta scritta su carta intestata dell'Arcidiocesi che, in questo modo, contribuisce ad aggiungere ignoranza e sofferenza nei confronti delle migliaia di adolescenti e delle loro famiglie che credono nel magistero della Chiesa e cercano di vivere appieno la propria identità.

Questa, infatti, è la parte peggiore di quella lettera: non è infatti l'ignoranza che ci stupisce, e nemmeno il pregiudizio, quanto la cattiveria spacciata per bontà, il perverso relativismo spacciato per libertà di espressione, il pregiudizio ideologico nascosto dietro il “metodo scientifico”.

Signor Arcivescovo, forse sarà stato informato che nel 2006, anno in cui si svolse il Pride nazionale a Torino, il Coordinamento Torino Pride lgbt iniziò un confronto serio con i rappresentanti di tutte le confessioni religiose. Particolare rilievo ebbe l'incontro con il cardinal Poletto, primo Cardinale italiano ad incontrare delegazioni ufficiali di gruppi di gay, lesbiche e transessuali. Da quell'incontro nacque un lavoro di confronto e scambio molto proficuo con alcuni autorevoli rappresentanti della Curia: noi e loro abbiamo sempre creduto nel dialogo e nel confronto, come unica strada per comprendere e, magari, cambiare vecchie, polverose e dolorose prese di posizione. Quel lavoro diede anche qualche frutto che, secondo noi, è rilevante non solo per la comunità di persone omosessuali cattoliche. Questa posizione rischia di cancellare anni di pazienza e di lavoro, in nome di non si comprende quale diritto.

Il 21 ottobre prossimo abbiamo organizzato una iniziativa pubblica in piazza, presso alcuni locali che si sono offerti di ospitare le nostre associazioni si potrà discutere e informarsi sulla realtà lgbt italiana e torinese, e su quali sono i diritti che a tutt'oggi sono negati. Titolo della serata: “Traditional value and human rights: clash or dialogue?”. Ecco, a noi pare che la lettera citata sia ancora dalla parte del clash, dello scontro, della chiusura dialettica. Noi continuiamo a pensare che invece il dialogo non sia solo utile, ma necessario. Quindi la invitiamo a partecipare alla serata: avremo modo di accoglierla e parlare della nostra vita vera, senza le falsità che pseudo scienziati continuano a promuovere.

Andrea Fino

Presidente Coordinamento Torino Pride LGBT

Roberta Padovano

Vice Presidente Comitato ILGA Europe Torino 2011

Ecco il link per poter leggere la versione integrale della lettera.

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VEGLIA PER IL SUPERAMENTO DELL'OMOFOBIA E DELLA TRANSFOBIA

17 MAGGIO 2018

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