Testimonianza di Cinzia del gruppo Ali d’aquila di Palermo, 13 giugno 2011
Europride 2011: in primis dico grazie ai ragazzi di Nuova Proposta: Andrea, Dario, Franco, Alessandra, Fausto e a tutti gli altri che hanno lavorato tanto! La prima emozione che ricordo: la gioia di vedere Fausto e Alessandra seduti allo stand di Nuova Proposta in Piazza Vittorio a rappresentarci tutti; “sentire” dai loro racconti e leggere nei loro occhi, quanto McNeill, prete americano attivista per i diritti dei gay, ha fatto negli anni per noi e poi anche quello che loro han fatto per lui per ospitarlo al meglio, ad esempio, come da suo desiderio, accompagnarlo, nonostante la sedia a rotelle, a visitare le catacombe.
Seconda emozione: la conferenza di venerdì pomeriggio!
Rattristarsi per le crude ma vere parole di Don Santoro della comunità di base “Le piagge”: ”Gesù e il Vangelo, nell’esperienza della nostra Chiesa Cattolica, purtroppo troppe volte non c’è”…. e mentre lo ascoltavo subito mi veniva in mente l’incontro che come gruppo “Ali d’aquila” di Palermo abbiamo avuto quasi un mese fa col cardinale e il vescovo (di Palermo), alla fine del quale avrei voluto girare tutti gli angoli di quei palazzi cardinalizi, sbirciare dietro ogni angolo degli armadi secolari, sotto i tavoli maestosi per infine chiedere loro: “Dove lo avete nascosto Gesù Cristo?”; perché mentre parlando ciascuno donava loro le perle preziose dei nostri vissuti, loro, i porporati, invece ci ponevano davanti le inutili regole che avremmo dovuto seguire per fare la veglia … e in risposta al mio pensiero Don Santoro riportava la frase di una santa che dice: ” Disobbedisci alla regola se va contro l’amore”… e con la mente ritornavo a quell’incontro conclusosi con la regola che prevalse sull’amore!
L’invito di Don Santoro è chiaro: liberarsi dal peso dell’autorità della Chiesa per dare piena responsabilità alla propria coscienza! Avvicinatolo poi in disparte, durante la pausa, gli chiedo: “ma basta solo questo o invece …..” e scopro che anche lui era d’accordo con la mia Terza emozione, una sana inquietudine, che sarebbe arrivata subito dopo ascoltando Nils Rledl, prete della chiesa luterana norvegese: “La chiesa non ama l’amore, ama la tradizione. Chiediamo alle nostre chiese di accettare ciò che dice la scienza. Osiamo raccontare alle nostre Chiese a gran voce i nostri sogni, ciò che crea speranza e dignità! Osiamo chiedere!!!”.
Quarta emozione: qualche giorno prima del Pride nella piazza davanti la stazione centrale di Roma è stata eretta una statua che rappresenta Papa Giovanni Paolo II, statua piuttosto brutta, a dire di tutti.
Il giorno del Pride mi trovo in metro per andare al punto di ritrovo e un ragazzo vicino a me dice:”Già è difficile capire come si possa essere cattolici, poi vedendo la nuova statua del Papa si finisce del tutto di esserlo!”.
Risata generale …. ma dopo un po’ inizio a piangere, addolorata, perché ci si dovrebbe davvero arrabbiare: la gente comune ormai non ha più motivo di vedere bellezza in una chiesa cattolica che esclude e non include! E ci si dovrebbe arrabbiare non con i molti del popolo ma con i pochi porporati che la stanno rovinando definitivamente.
Quinta emozione: inizia la parata e dopo un po’ mi conforto a vedere sfilare, in mezzo agli altri, il partito di Fini e penso che fino a 15-20 anni fa lo stesso Fini rilasciava interviste contro l’omosessualità e adesso sfila al Pride!
E non numero più altre emozioni perché dopo è stato solo un crescendo, un sentire di essere tanti, molti, moltissimi … tutti bellissimi, colorati, gioiosi, pacifici e orgogliosi di essere lì per manifestare per i diritti di tutti!
Avere la certezza che qualcosa sta cambiando, deve cambiare! Sognare la svolta! Osare sperare ancora una volta e nonostante tutto!
Ultimo giorno: carica e soddisfatta come non mai quindi, domenica, di ritorno a Palermo, ecco a voi l’ultima emozione.
Sul bus che mi porta a Fiumicino una signora siciliana vede il manifesto di Sinistra e Libertà che raffigura due uomini abbracciati e legge a voce alta ciò che recita l’affissione: ”Diritto all’amore”… la signora quindi, realizzando completamente ciò che vedevano i suoi occhi, esclama a gran voce: “… ma che vadano a farsi …”.
Sentendo queste poche ma secche parole ritorno alla mia sana inquietudine pensando che il Pride non è concluso e che non sarà l’ultimo, che ancora c’è tanto da fare e che mi piacerebbe molto e sogno che il prossimo Forum di “Cattochecche”:
1. sarà un ATELIER/SARTORIA di idee da realizzare;
2. sarà un LABORATORIO A CIELO APERTO di azioni da compiere per iniziare seriamente ad osare la speranza, come incitò Nils Rledl;
3. sarà una sorta di CONCORSO A PREMI, per i vari gruppi italiani, dove i singoli partecipanti rappresentano anche la giuria, e dove si vince solo descrivendo un modo concreto per essere pacificamente propositivi all’interno delle nostre chiese con chi non la pensa come noi, siano essi fedeli o religiosi.
Perché, davvero, l’essere concretamente propositivi ci aiuti a realizzare quel “mondo migliore” di cui, dalla lontana America, Lady Gaga è venuta a parlarci!!! E che 2000 anni fa qualcun altro, non meno noto, con altre parole, osò raccomandarci.
A voi tutt*, dalla Sicilia con passione ed entusiasmo, un abbraccio fraternamente propositivo!
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