Il vescovo Raùl Vera Lòpez (Messico) a favore di migliorìe su sicurezza sociale, matrimoni e adozioni per lesbiche e gay
Stralci di un articolo di Eletta Cucuzza su ADISTA, dal titolo “IN MESSICO, I GAY CREDENTI CHIEDONO IL MATRIMONIO, COL SOSTEGNO DEL VESCOVO DI SALTILLO”.
«Vogliamo proporre, al di là del patto civile (che regola le unioni omosessuali), migliorie e facilità negli ambiti dell’adozione e della sicurezza sociale, nonché cambiare il nome di patto civile in matrimonio». Rivolta al nuovo Parlamento e al nuovo governatore dello Stato messicano di Coahuila, la richiesta è stata avanzata dal gruppo di gay credenti di Saltillo, San Elredo, fregiandosi del sostegno ormai consueto del vescovo locale, mons. Raúl Vera López. Appoggio confermato nel marzo scorso, quando il vescovo ha partecipato all'inaugurazione del IV Foro della diversità sessuale, familiare e religiosa, organizzato dal gruppo al fine di «sradicare il pregiudizio che gli atti d'amore omosessuali siano contrari alla volontà di Dio».«Nella dottrina della Chiesa - aveva detto Vera López in quell'occasione - nel Vangelo non si definisce peccato l'omosessualità. Sono opinioni, ma non è il Vangelo». È erroneo, ha aggiunto, quel pensiero della Chiesa che considera cattivo il sesso e tutto ciò che ha a che vedere con l'omosessualità: «Non è così»; «la Chiesa guarda all'integralità della persona, non ad un aspetto», tant'è vero che nel mondo ci sono ministeri e missionari dediti alla pastorale per le persone omosessuali. Forse è una novità per il Messico, ma a Saltillo il gruppo San Elredo ha un assistente spirituale, p. Robert Coogan. Il quale, contattato dall'agenzia AciPrensa (22/6), ha dichiarato: «Abbiamo un forte appoggio da parte del vescovo» […].
Leggi anche un approfondimento in inglese dal sito “Queering the Church”.
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